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Serata Sclarandi: grande successo di pubblico per un grande uomo
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Molto partecipato l'evento del 22 aprile che l'Amministrazione Comunale ha voluto dedicare alla figura sanganese di Renato Sclarandi, in collaborazione con il Gruppo Alpini e l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
Una serata resa possibile dal lavoro instancabile di Luca Sclarandi, nipote di Renato, che con grande determinazione è riuscito a portare a Sangano il prof. Contini dell'Università Cattolica di Milano.
Con estrema delicatezza e precisione, a tratti superate da un'evidente emozione condivisa con il pubblico, il prof. Contini ha presentato la vita di un uomo straordinario, portato via troppo presto, dai suoi cari, dalla guerra e dalle sue crudeltà.
Renato Sclarandi nacque a Torino nel 1919, ma trascorse gran parte della sua giovinezza a Sangano, dove la famiglia villeggiava regolarmente. Conosceva il paese in ogni suo angolo, tanto da sentirlo come una seconda casa.
Studente universitario di Lettere, allo scoppio della Seconda guerra mondiale scelse di arruolarsi volontariamente tra le fila degli alpini, ottenendo il grado di sottotenente. La svolta drammatica arrivò dopo l’8 settembre 1943, quando rifiutò di continuare a combattere al fianco dell’esercito tedesco. Per questa scelta pagò un prezzo altissimo: fu catturato e internato in tre diversi campi nazisti.
Nel terzo campo, la sua prigionia si concluse tragicamente. Venne ucciso da un colpo di fucile sparato alle spalle da una guardia in preda all’agitazione.
Ricordato come fervente cattolico, Renato Sclarandi si distinse durante la prigionia per il suo instancabile sostegno ai commilitoni malati e per la forza d’animo con cui offriva conforto a chi gli stava accanto, fino alla fine.
Sangano è anche questo: il ricordo dei suoi figli, la scelta di non dimenticare.